"E' un raffinato sistema di connessioni tra il business e la politica. Un piccolo gruppo controlla il settore dell'eolico. Molte società sono presenti, ma dietro ci sono le stesse persone." Dichiarazione di Roberto Scarpinato al Financial Times.
Il giornale riporta in prima pagina: "Indagini sulla mafia sui possibili collegamenti sulla costruzione di impianti eolici". All'interno è dedicata una PAGINA INTERA sull'argomento. Dopo il passato ci stanno fottendo anche il futuro.
Le energie rinnovabili sono il nuovo terreno di scambio tra imprese, politica e criminalità organizzata. Alle spalle l'Italia ha una lunga storia di inceneritori, discariche di rifiuti tossici, depuratori mai avviati. Malattie, cibi inquinati, acque ridotte a fogne.
Ora si riparte. Come prima più di prima.
Ovunque arrivino i contributi pubblici, là volano i politici collusi, il voto di scambio, la distruzione del territorio. Abbiamo inventato le pale eoliche da paesaggio, che funzionano da ferme. Le pale non si muovono, girano solo le palle.

"I sussidi italiani e europei per la costruzione di impianti eolici e le tariffe garantite più alte del mondo per l'elettricità che producono hanno reso il Sud Italia un mercato molto attrattivo per la criminalità organizzata".Secondo il FT dozzine di pale eoliche sono state costruite in Sicilia, ma, nonostante il vento, sono ferme, immobili. Sentinelle di acciaio.
Se non producono energia, le pale comunque producono profitti. Per Rossana Interlandi, responsabile del dipartimento per l'Ambiente per la Sicilia, intervistata da FT, le società sono attratte dalla legge che obbliga i distributori di energia a pagare i proprietari degli impianti eolici anche se non producono energia. Esistono 30 impianti eolici in Sicilia, 60 sono stati approvati e 226 sono in lista di attesa. Se funzioneranno tutti, la Sicilia si alzerà in volo.
L'Agenzia Internazionale per l'Energia ha valutato in 1,2% l'energia prodotta dal vento in Italia nel 2007. In Danimarca è stata del 20% e in Spagna del 9,8%.

In Italia si ciancia di federalismo fiscale. Sarebbe meglio chiamarlo spartizione fiscale dei contributi europei e delle nostre tasse. Nel frattempo nel mondo la produzione di energia eolica ha superato il nucleare.

PS: per vedere coi vostri occhi provate a fare un giro nella provincia agrigentina e provate a scoprire chi è l'azienda leader del settore in Italia e se non erro in Europa!

giusto o no io sono contro il parco eolico off shore nel mare..........sono favorevole a quello nell'entroterra ma quello in mare no--------non solo girano a vedero.pure eschilo se resuscitasse morirebbe un altra volta a vedere tale scempio

io attendo ancora che 1 solo politico, e dico 1, fra le decine di migliaia di politici che occupano le poltrone dei vari organi politici Italiani, mi parli di controllo della produzione dei rifiuti e di riduzione dei consumi. Ci creano apposta il problema per poi affrontarlo con la soluzione che decidono loro (NAPOLI DOCET)

Mi spieghi quale è la differenza e i pro e i contro tra l'uno e l'altro?

Che c'entra con la discussione che ho aperto??
ma leggete il contenuto o vi basta il titolo??

commentare in tema no eh??

Che la mafia sopratutto in Sicilia abbia messo le mani sull'eolico è un argomento già affrontato nel 2008 sull'Espesso come ho ripotato io sul mio post "L'eolico a Gela. Perché no?" del 25 Gennaio 2009.
Evidentemente un argomento di tale gravità in terra italiota non viene affrontato come si dovrebbe.
Ma di parlarne tramite il forum non mi sembra il caso perchè ci sarebbe da consumarsi le dita sulla tastiera per scrivere tutto quello che sta succedendo intorno all'eolico.
L'azienda leader è la Moncada.
Che notizie hai su questa azienda?

....continued:sorry

In effetti è molto complicato parlare di queste cose, ma non volevo che ci si riducesse a far diventare la discussione "pro o contro l'eolico"!
L'aspetto più importante della vicenda e che nemmeno i media mettono in risalto è la straordianria fantasia dei nostri politici che riescono a inventare di continuo norme per i furfanti!
Se in Sicilia ci sono cosi' tante pale eoliche, soprattutto nate nell'ultimo periodo e soprattutto FERME, è perchè i nostri amministratori hanno ben pensato di elargire contributi per questi impianti basandosi solo sulla potenza installata e non su quella prodotta!
In pratica non gliene fotte nulla di mettere in moto queste pale, anche ferme sono dei pozzi di denaro!

the business is business...

Intorno al'eolico gira un altro commercio, quello dei CV(certificati verdi) introdotti dal decreto Bersani.
In soldoni si tatta di certificati ottenuti dalle aziende che producono da fonti rinnovabili quindi meno emissione di CO2 in atmosfera che possono rivendere ad altre aziende che sono abbligate dal decreto Bersani a produrre almeno il 2% da fonti rinnovabili ma che non lo possono fare autonomamente. Anche su questi CV si è aperto un mercato di milioni di euro.
In pratica impiantare torri eoliche serve a produrre CV da vendere; se poi queste torri producono anche elettricità pare che sia passato in secondo piano. Farse tipiche del territorio italiota.

la cosa non mi sorprende...soprattutto in italia.
basta che girino un po di soldi e spunta la corruzione.
secondo me bisognerebbe togliere gli incentivi pubblici.
oggi si guadagna costruendo gli impianti eolici senza considerare criteri come l'efficienza.
gli incentivi se ci devono essere dovrebbero essere sulla produzione effettiva, non quella potenziale.
se si facesse così forse le palle continuerebbero a girare, ma anche le pale.
comunque in sicilia punterei più sul solare che sull'eolico per produrre greenenergy