Mimmo, intanto io parlo (scrivo) nell'unico modo in cui riesco a farlo ossia a voce bassa se il tuo scrivere "obeso" era per gridare o urlare contro di me....se non lo era non fare caso a questa frase.
Parto dall'ultimo punto perchè mi hai detto che non è assolutamente vero.
Innanzitutto ho parenti che hanno fatto missioni di "pace" e in questo momento un amico che è nei Balcani con cui ho parlato ieri sulla chat di facebook.
Senza contare che ho svolto servizio militare in una caserma operativa che all'epoca faceva le missioni in Somalia.
Quando usciva il bando per la ricerca di 500, 600, 1000, ecc..ecc... militari da mandare in missione di pace, venivano presentate decine di migliaia di domande.
Poi venivano selezionate solo alcuni, e nascevano i malumori perchè alcuni erano già alla quarta chiamati altri non lo erano mai stati.
Chi aveva o chi ha un amico "alto" è più faciel che venga chiamato.
La raccomadanzione c'è!!!
Poi devi entrare nell'ottica, se non lo sei, che i militari ragionano da militari e a loro andare in missione di "pace" o "guerra" che sia è una cosa a cui aspirano perchè quella è la loro vita.
Ci sono quelli che ci vanno anche solo per soldi, ma sono molto, molto, molto pochi, la maggior parte ci andrebbe anche gratis.
Il definire una missione come quelle in questione "missione di pace" è sbagliato. Un termine usato solo per addolcire l'opinione pubblica e qualunque soldato questo lo sa.
Le missioni di pace o umanitarie le fanno le crocerossine non armate.
Il termine esatto sarebbe "missione pacificatrice".
Si va in posti dove c'è un "nemico" che non vuole che il popolo sia in pace ed allora lo si contrastacon la forza.
E' una cosa giusta? Secondo me SI, perchè come dici tu, per colpa di pochi, molti soffrono e sono d'accordo con te che con certe persone inutile discutere.
Un mio amico, Maresciallo Marco Diana, che molto malato ha 39 anni. Ha un tumore causato dall'uranio impoverito nelle sue varie missioni e con cui ho avuto una bella, ma allo stesso tempo, dolorosa corrispondenza epistolare, mi diceva prorprio che le missioni di pace non esistono e che anzi se la gente sapesse ciò che accade veramente la giù, li farebeb rientrare subito a casa. Ma era anche convinto che era giusto portare libertà e felicità a quelel popolazioni martoriate da gente senza scrupoli, con onore e nel rispetto della nazione.....la stessa nazione che luiha servito e che lo ha lasciatofra gli stenti senza riconoscergli nè a lui, nè a nessun altro, la causa di servizio.
Onore a tutti i militari scomparsi.