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i gelesi che ammazzano Gela 
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Messaggio i gelesi che ammazzano Gela
CRONACHE
Gela/ Picchiano vigili mentre gli fanno la multa
Martedì, 27 marzo 2012 - 12:11:00

Il comandante del corpo della polizia municipale di Gela (Cl), Giuseppe Montana, 46 anni, originario di Licata (Ag), è stato aggredito ieri sera mentre, con altri cinque vigili urbani, stava eseguendo un'operazione di controllo stradale nel quartiere Caposoprano, nella cittadina del Nisseno.
Colpito con pugni e calci, Montana è stato poi medicato nel pronto soccorso dell'ospedale 'Vittorio Emanuele', per le contusioni riportate, e subito dimesso con una prognosi di sette giorni. Anche tre vigili hanno avuto bisogno delle cure dei medici. Guariranno tutti in tre giorni.
Arrestati i due aggressori: sono Francesco Gemma, 22 anni, e Salvatore Scudera, 21, entrambi di Gela. Saranno processati, per direttissima oggi stesso: per loro l'accusa e' di resistenza e violenza a pubblici ufficiali, rifiuto di fornire i documenti e di dichiarare la propria identita'. L'aggressione e' avvenuta mentre la polizia municipale stava multando un'auto senza conducente, parcheggiata in divieto di sosta davanti a un bar, che di sera e' solitamente meta di molti giovani. Tra i tanti curiosi c'era Scudera, che borbottava, minacciando i vigili per una contravvenzione trovata giorni prima sul tergicristalli della propria auto. 'Vi scannerei tutti', ha detto rivolgendosi ai vigili.
A dargli manforte, quando la polizia municipale ha cercato di identificarlo, è intervenuto Gemma, che ha colpito (con l'aiuto di Scudera) il comandante e i vigili che tentavano di bloccarlo. Alla fine, i due sono stati immobilizzati, arrestati e rinchiusi nel carcere di Gela. L'altro ieri notte le auto di un vigile urbano e della moglie erano state incendiate, sempre a Gela.




GELA (CALTANISSETTA) - Escalation di violenza contro la polizia municipale a Gela. Il bilancio degli ultimi giorni parla di un'aggressione e tre auto incendiate. Il comandante del corpo, Giuseppe Montana, 46 anni, originario di Licata (Ag), è stato aggredito ieri sera mentre, con altri cinque vigili urbani, stava eseguendo un'operazione di controllo stradale nel quartiere Caposoprano, nella cittadina del Nisseno. Colpito con pugni e calci, Montana è stato poi medicato nel pronto soccorso dell'ospedale Vittorio Emanuele, per le contusioni riportate, e subito dimesso con una prognosi di sette giorni. Anche tre vigili hanno avuto bisogno delle cure dei medici. Guariranno tutti in tre giorni.
Arrestati i due aggressori: sono Francesco Gemma, 22 anni, e Salvatore Scudera, 21, entrambi di Gela. Saranno processati, per direttissima oggi stesso: per loro l'accusa è di resistenza e violenza a pubblici ufficiali, rifiuto di fornire i documenti e di dichiarare la propria identità.
L'AGGRESSIONE. L'aggressione è avvenuta mentre la polizia municipale stava multando un'auto senza conducente, parcheggiata in divieto di sosta davanti a un bar, che di sera è solitamente meta di molti giovani. Tra i tanti curiosi c'era Scudera, che borbottava, minacciando i vigili per una contravvenzione trovata giorni prima sul tergicristalli della propria auto. "Vi scannerei tutti", ha detto rivolgendosi ai vigili. A dargli manforte, quando la polizia municipale ha cercato di identificarlo, è intervenuto Gemma, che ha colpito (con l'aiuto di Scudera) il comandante e i vigili che tentavano di bloccarlo. Alla fine, i due sono stati immobilizzati, arrestati e rinchiusi nel carcere di Gela.
VIGILI URBANI NEL MIRINO. Un altro vigile urbano è stato bersaglio di un atto vandalico, la scorsa notte, a Gela. Si tratta di Francesco Turco, 57 anni, al quale è stata incendiata l'auto, una Fiat Idea che si trovava parcheggiata sotto la sua casa, in via Schubert, nel quartiere Cantina sociale. Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco, che hanno accertato la natura dolosa del rogo. L'altro ieri notte le auto di un vigile urbano e della moglie erano state incendiate, sempre a Gela.
IL SINDACO: "INDEGNO". Il sindaco di Gela, Angelo Fasulo, ha definito l'aggressione "un atto insensato, fuori da ogni logica, un comportamento esecrabile e indegno", quindi ha espresso "piena solidarietà agli agenti e il totale apprezzamento per il grande lavoro che l'intero corpo della polizia municipale sta svolgendo nella cittadina del Nisseno". Fasulo ha anche condannato gli atti vandalici contro i due vigili urbani. "L'auspicio - ha detto - è che gli inquirenti facciano luce rapidamente su questi ignobili episodi".

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Messaggio Re: i gelesi che ammazzano Gela
Che poi non capisco....non lo sanno che alla fine oltre la multa si devono pagare avvocati, processo e prendersi la condanna?

Teste di min*ia precise!

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Messaggio Re: i gelesi che ammazzano Gela
tutto ha un prezzo... :roll:

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Messaggio Re: i gelesi che ammazzano Gela
tutto ciò mi fa letteralmente schifo

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Messaggio Re: i gelesi che ammazzano Gela
Per questi elementi ci vorrebbero delle pene esemplari...dovrebbero far loro togliere il vizio definitivamente. C'è gente innocente in attesa di giudizio che resta chiusa in carcere per settimane e rimane traumatizzata per sempre, questi che sono veri e propri delinquenti la passano sempre liscia. Io prima farei prendere loro un bello spavento sbattendoli in carcere per un pò e poi un anno di lavori socialmente utili, a gratis ovviamente...pulire i bagni pubblici, nettezza urbana, assistenza agli anziani, dar da mangiare ai poveri, ecc. Forse così acquisterebbero un pò di civiltà, che in questa gente è assente.

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Messaggio Re: i gelesi che ammazzano Gela
nessuna pietà per elementi del genere
questa violenza gratuita mi fa schifo..loro mi fanno schifo

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è iniziato tutto nel silenzio e finirà nella stessa maniera...in silenzio...anche se le grida,le urla saranno solo dentro...


mercoledì 28 marzo 2012, ore 15:13
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Messaggio Re: i gelesi che ammazzano Gela
Fino a quando il carcere resta un "albergo" questi bulli continueranno a fare i loro porci comodi.
Poi al massimo gli danno gli arresti domiciliari e dopo una settiamna eccoli di nuovo in liberta.
CI VUOLE IL CARCERE VERO !!!!
La questione dovrebbe essere molto semplice
intanto una cella con una tavola per letto.
Il pasto dovrebbe essere uno solo al giorno e consistere in un litro di acqua e 1/2 k/g di pane duro (quello che i panettieri non riescono a vendere e quindi a prezzo dimezzato).
Poi ci sono le opzioni: vuoi mangiare anche del pollo lesso? ok allora domani sveglia alle 5 e partenza per un campo da ripulire (spitrari) e piantare nuovi alberi. Alla fine della giornata (di 12 ore di lavoro) allora si una bella razione di pollo.
Se lavori bene anche 10 sigarette e un bevanda.
Questo sarebbe il vero recupero sociale. Far capire che lavorando si ottiene qualcosa, senza la fame....
Purtroppo non e' cosi' e principalmente in Italia il carcere e' considerato una sorta di Albergo e attira in questo modo anche i delinquesti di altri paesi extra europei dove il carcere per lo stesso reato e totalmente diverso.

scusate lo sfogo

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uno dei piu' grandi disordini dello spirito e' quello di vedere solo cio' che si vuole vedere


mercoledì 28 marzo 2012, ore 15:27
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Messaggio Re: i gelesi che ammazzano Gela
Una cosa fondamentale è anche quella di far pagare i magistrati per i loro errori se scaturiscono da negligenzia, imperizia, superficialità.
Poi ci si lamenta della lentezza dei processi!
3 anni per un ovetto Kinder.

Furto di un ovetto, assolto dopo tre anni
"Spreco di soldi e carriera rovinata"
Protagonista un diciottenne, scagionato dopo un lungo processo, grazie ai jeans a vita bassa. Ma intanto per quella macchia non ha potuto arruolarsi in Marina
di GIOVANNI DI MEO
TARANTO - Tre anni di processo per aver rubato un uovo di cioccolato. E poi l'assoluzione perché il fatto non sussiste. E' la tragicomica vicenda che ha visto come protagonista uno studente tarantino, accusato di aver rubato l'ovetto Kinder da una bancarella nella località balneare di Montedarena nell'agosto del 2009. Il ragazzo, appena diciottenne, ha dovuto affrontare un processo per essere poi riconosciuto innocente. Un calvario che avrebbe pure compromesso la carriera del giovane in quanto per quest'accusa sarebbe stata respinta la sua richiesta di arruolamento nella Marina militare.
Era stato lo stesso pubblico ministero a chiedere l'assoluzione, come fatto naturalmente dal difensore dell'imputato: la sentenza è stata emessa ieri dal tribunale di Taranto, mentre a poca distanza si celebrava il processo per l¹omicidio di Sarah Scazzi. Un ovetto da un euro e quattro centesimi, quello che a Donato era costato l'accusa di furto, sommata a quella di ingiurie; migliaia di euro, invece, il costo del processo per la giustizia italiana. In una vicenda così, è curiosa anche la motivazione della sentenza: "Il ragazzo indossava un jeans a vita bassa aderente e tale da impedire l'intromissione nella tasca di un uovo di cioccolato".

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Messaggio Re: i gelesi che ammazzano Gela
gianiro ha scritto:
Una cosa fondamentale è anche quella di far pagare i magistrati per i loro errori se scaturiscono da negligenzia, imperizia, superficialità.
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TARANTO - Tre anni di processo per aver rubato un uovo di cioccolato. E poi l'assoluzione perché il fatto non sussiste. E' la tragicomica vicenda che ha visto come protagonista uno studente tarantino, accusato di aver rubato l'ovetto Kinder da una bancarella nella località balneare di Montedarena nell'agosto del 2009. Il ragazzo, appena diciottenne, ha dovuto affrontare un processo per essere poi riconosciuto innocente. Un calvario che avrebbe pure compromesso la carriera del giovane in quanto per quest'accusa sarebbe stata respinta la sua richiesta di arruolamento nella Marina militare.
Era stato lo stesso pubblico ministero a chiedere l'assoluzione, come fatto naturalmente dal difensore dell'imputato: la sentenza è stata emessa ieri dal tribunale di Taranto, mentre a poca distanza si celebrava il processo per l¹omicidio di Sarah Scazzi. Un ovetto da un euro e quattro centesimi, quello che a Donato era costato l'accusa di furto, sommata a quella di ingiurie; migliaia di euro, invece, il costo del processo per la giustizia italiana. In una vicenda così, è curiosa anche la motivazione della sentenza: "Il ragazzo indossava un jeans a vita bassa aderente e tale da impedire l'intromissione nella tasca di un uovo di cioccolato".

Capisco che al partito vi dicono di dire cosi' :lol: ma che centrano i magistrati se è stato proprio il PM a chiedere l'assoluzione? Il furto è ridicolo ma subisci processo anche se rubi una caramella, cosi' è.

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Messaggio Re: i gelesi che ammazzano Gela
Razio ha scritto:
gianiro ha scritto:
Una cosa fondamentale è anche quella di far pagare i magistrati per i loro errori se scaturiscono da negligenzia, imperizia, superficialità.
Poi ci si lamenta della lentezza dei processi!
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TARANTO - Tre anni di processo per aver rubato un uovo di cioccolato. E poi l'assoluzione perché il fatto non sussiste. E' la tragicomica vicenda che ha visto come protagonista uno studente tarantino, accusato di aver rubato l'ovetto Kinder da una bancarella nella località balneare di Montedarena nell'agosto del 2009. Il ragazzo, appena diciottenne, ha dovuto affrontare un processo per essere poi riconosciuto innocente. Un calvario che avrebbe pure compromesso la carriera del giovane in quanto per quest'accusa sarebbe stata respinta la sua richiesta di arruolamento nella Marina militare.
Era stato lo stesso pubblico ministero a chiedere l'assoluzione, come fatto naturalmente dal difensore dell'imputato: la sentenza è stata emessa ieri dal tribunale di Taranto, mentre a poca distanza si celebrava il processo per l¹omicidio di Sarah Scazzi. Un ovetto da un euro e quattro centesimi, quello che a Donato era costato l'accusa di furto, sommata a quella di ingiurie; migliaia di euro, invece, il costo del processo per la giustizia italiana. In una vicenda così, è curiosa anche la motivazione della sentenza: "Il ragazzo indossava un jeans a vita bassa aderente e tale da impedire l'intromissione nella tasca di un uovo di cioccolato".

Capisco che al partito vi dicono di dire cosi' :lol: ma che centrano i magistrati se è stato proprio il PM a chiedere l'assoluzione? Il furto è ridicolo ma subisci processo anche se rubi una caramella, cosi' è.


Il pm che prima lo ha accusato, dopo tre anni di processi ha chiesto l'archiviazione. Aveva palesemente sbagliato.
Di questi casi ce ne sono milioni, dove magari vegono letti sommariamente i capi d'accusa e si rinvia a giudizio...tanto lo stato paga.
Poi qualche giudice gli dice di leggersi bene gli atti....e pe rla vergogna chiude subito tutto.
Ricorda che l'Italia oggi è marcia e la magistrtura non è immune da questo marciume, anzi ne è parte integrante.

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Messaggio Re: i gelesi che ammazzano Gela
Mugni ri cervieddu! ;)

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Messaggio Re: i gelesi che ammazzano Gela
gianiro ha scritto:
Razio ha scritto:
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Una cosa fondamentale è anche quella di far pagare i magistrati per i loro errori se scaturiscono da negligenzia, imperizia, superficialità.
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Era stato lo stesso pubblico ministero a chiedere l'assoluzione, come fatto naturalmente dal difensore dell'imputato: la sentenza è stata emessa ieri dal tribunale di Taranto, mentre a poca distanza si celebrava il processo per l¹omicidio di Sarah Scazzi. Un ovetto da un euro e quattro centesimi, quello che a Donato era costato l'accusa di furto, sommata a quella di ingiurie; migliaia di euro, invece, il costo del processo per la giustizia italiana. In una vicenda così, è curiosa anche la motivazione della sentenza: "Il ragazzo indossava un jeans a vita bassa aderente e tale da impedire l'intromissione nella tasca di un uovo di cioccolato".

Capisco che al partito vi dicono di dire cosi' :lol: ma che centrano i magistrati se è stato proprio il PM a chiedere l'assoluzione? Il furto è ridicolo ma subisci processo anche se rubi una caramella, cosi' è.


Il pm che prima lo ha accusato, dopo tre anni di processi ha chiesto l'archiviazione. Aveva palesemente sbagliato.
Di questi casi ce ne sono milioni, dove magari vegono letti sommariamente i capi d'accusa e si rinvia a giudizio...tanto lo stato paga.
Poi qualche giudice gli dice di leggersi bene gli atti....e pe rla vergogna chiude subito tutto.
Ricorda che l'Italia oggi è marcia e la magistrtura non è immune da questo marciume, anzi ne è parte integrante.


Poi non parliamo delle cause civili;
certune vanno avanti anche per oltre vent'anni.
Io in passato ho lavorato la Tribunale di Gela e c'era una vendita all'incanto di terreni nelle campagne di Riesi che non so per quanti anni andava avanti.
Il Decreto Ingiuntivo risaliva al lontano '63.

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Aggiornati ogni tanto e non restare legato sempre ai soliti stereotipi.....Berlusconi non c'è più, purtroppo per te! :lol:
Ormai non vi potete avvantaggiare del fatto che basta dire l'opposto di quello che dice lui per aver ragione.
Ora tornano a contare i fatti ed i numeri. ;)
http://inchieste.repubblica.it/it/repub ... 2389687%2F

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Qui quello che parla per stereotipi non sono io ;) Hai tirato in ballo i magistrati in un caso in cui non centravano niente. Per te è sempre colpa dei magistrati e dei sindacati... anche se piove... tu l'hai messo in ballo b., io non ci pensavo proprio, parli come Gasparri preciso! pre-ci-so. :) ;)

Parlando di cose serie, purtroppo ''chi fa, sbaglia"

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venerdì 30 marzo 2012, ore 13:56
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Non c'entravano niente?
3 anni di processo per un'ovetto per poi scoprire che non poteva averlo messo in tasca perchè aveva i jeans aderenti?
Vuoi vedere che la colpa è nostra o del ragazzo che non è riuscito a farsi capire?
Era un caso da rinviare a giudizio? Dalle indagini preliminari che min*ia di motivazioni hanno dato per rinviarlo in giudizio?
La polizia giudiziaria che ca**o di perizie ha fatto?
Il problema caro razio, è che fino a quando sono altri a pagare per gli errori e non chi li ha commessi, la strafottenza resterà sovrana.
Se tu di documentassi di più, e capisco che non c'è molta volontà finchè non ci si sbatte il muso di prima persona, vedresti un'altra realtà e non parleresti così. Lo sai quanti parlavano come te e poi invece hanno rinnegato tutto.....io ero uno di quelli.

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venerdì 30 marzo 2012, ore 14:31
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