Visto che i politici secondo me hanno sempre fatto finta di non sapere della chiusura imminente o comunque irrimediabile dello stabilimento, mi fanno ancora più schifo OGGI quando dicono che L'ENI NON PUò PERMETTERSI DI CHIUDERE, DI FARE I SUOI PORCI COMODI. Con che faccia un R.C, ex sindaco di Gela dice queste cose?
La stessa persona che, pur essendo consapevole di illudere centinaia di famiglie purtroppo un pò troppo fiduciosi nella politica clientelare, dalla serie "ma tantu a niautri ni dununu u postu pirchì avemmu canuscenzi bboni", ha diffuso in città la convinzione che l'Eni non poteva mai chiudere......Il vero problema sono stati i nostri politici non l'Eni. E la colpa è pure dei poveracci gelesi, che si sono fatti trasportare da un sogno di mer*a. E adesso che si fa?

Cmq per ora si ferma un anno, e l'anno prossimo dovrebbe tornare tutto come prima, tutti hanno i loro dubbi, un anno serve pure a fare qualche imbroglio per salvare posti di lavoro e garantire ancora il ricatto occupazionale per i nostri politici di mer*a.......quindi staremo a vedere........

La rovina di ogni industria dalle nostre parti è che diventa quasi dominio dei nostri cari politiculi che per ancorarsi meglio alla poltrona sono diventati i garanti dei posti di lavoro.
Un diritto al lavoro lo hanno trasformato in privilegio.
I non sò se il Petrolchimico produca ancora utili o sia divenuto un carrozzone mantenuto dalla politica.

in un anno tante cose possono cambiare.....potrebbe pure non ripartire più....e poi??? SCIALA POPOLO!!!

Questi sono i guai... siamo oggi 77000 ? Vediamo tra qualche anno....

bhe è facile...rimarrebbero i pensionati, gli stipendiati dallo stato e dal comune...i giovani SCAPPEREBBERO TUTTI...

Illudersi di cosa?
Si illude chi pensa che oggi è possibile trovare il posto fisso per tutta la vita.
Se sono stati assunti vuol dire che in quel momento servivano.
Gli scenari cambiano e quindi cambia tutto.
Anche la nostra azienda ha assunto diversi ragazzi, ma se gli aerei fra uno, due, tre anni, cominciano a volare a solare siamo tutti a casa.
Forse ancora non avete ben chiaro che il mondo sta cambiando in maniera rapida.

Poi la mia domanda non era se si vive bene o male con 1600 euro.
La mia domanda era se uno che ha guadgnato 2300 euro per una vita, con la prospettiva di continuare a guadagnarli, gli pesa o meno perdere 700 euro netti.
Metti che questi si era fatto un mutuo di 1200 euro tanto gli restavano 1100, come fa ora a campare con 400 euro?
Questo intendevo.
Poi non fate l'errore di addossare ai lavoratori colpe che non hanno.

Voi sbagliate quando ragionate come se l'Eni fosse l'ENI 5 anni fa.
E' tutta un'altra realtà e ragiona esattamente come un privato....per fortuna, purtroppo.
O si ragiona da privato o si fallisce.
Voi avete una visione dell'eni carrozone statale. Oggi è più spietata di un privato.
Informatevi su quanti licenziamenti disciplinari sono stati fatti nell'ultimo anno.
L'Eni ora chiude, se lo scenario peggiora, non apre più manco se ci va il Papa a pregarli.

Gela ce la farà lo stesso...anche senza di loro, ne sono convinta! triboleremo per i primi decenni(?), ma poi ne verremo fuori!

Irene, io sono certo che può essere, se gestita bene, una grande opportunità.

Dobbiamo essere realisti, mala tempora currunt. Se il prossimo aprile, come temo non i dovesse riaprire i giovani e peggio i 50enni lavoratori che faranno?

Io capisco quello che dici, capisco che è sbgliato che aziende di stato in tempi di crisi, invece di essere dei polmoni mantieni oupazione come in passato, invece oggi si comportano come un privato qualsiasi. Purtroppo sono quotate in borsa e "s'anna dari versu".
La politica dovrebbe dare risposta al tuo quesito, non le imprese he operano in uno scenario dalla concorrenza spietata.

Infatti non me la sono presa con l'ENI. Sicuro è che passati i 2€ il consumo di benzina calerà drasticamente e saranno azzzi amauri non solo per Gela. La luce non si vede nemmeno da lontano, e per la nostra città neanche la si immagina. Ma perchè non siamo nati 30 anni prima???

per vedere tutto ciò e , forse, assistere alla rinascita della nostra città

I lavoratori Eni sono la parte lesa di questa questione altro che prendersela con i lavoratori, e di conseguenza la città di Gela.
Al di là di ogni ragionamento aziendale, non si possono svegliare dopo 60 anni e dire domani chiudiamo e vafanculo a tutti!
E' inammissibile togliere 500 posti di lavoro come se niente fosse, non esiste pioano aziendale che tenga.
In tutto ci saranno 800 dipendenti diretti, tanto vale, chiudano tutta la baracca e come hanno costruito, stanzino ui soldi per dismettere tutto e ripristinare l'oasi naturale che avevano trovato, allora si, che me l'accollerei.

Forse saremo di meno come abitanti...ma credo che riusciremo a riorganizzarci meglio.