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Eni chiude una parte del petrolchimico 
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Sicuro che chiuderà?
O venderà?
Il problema non è se l'Eni bonificherà, ma se lo Stato deciderà di farlo.
L'azionista di maggioraza è il ministero del tesoro ed è quindi lo Stato che deve uscire i soldi.
La politica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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sabato 21 aprile 2012, ore 13:51
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
gianiro ha scritto:
Sicuro che chiuderà?
O venderà?
Il problema non è se l'Eni bonificherà, ma se lo Stato deciderà di farlo.
L'azionista di maggioraza è il ministero del tesoro ed è quindi lo Stato che deve uscire i soldi.
La politica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ma fino a ieri hai detto che l'eni è diventata peggio delle peggiori aziende private!! se le toccherà la bonifica, ci dovrà pensare lo stato? :| come funziona?

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sabato 21 aprile 2012, ore 14:11
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
"Il bello" delle aziende a partecipazione statale è questo... quando conviene sono rpivate quando no pubbliche.

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sabato 21 aprile 2012, ore 14:35
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
ryoga ha scritto:
gianiro ha scritto:
Sicuro che chiuderà?
O venderà?
Il problema non è se l'Eni bonificherà, ma se lo Stato deciderà di farlo.
L'azionista di maggioraza è il ministero del tesoro ed è quindi lo Stato che deve uscire i soldi.
La politica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ma fino a ieri hai detto che l'eni è diventata peggio delle peggiori aziende private!! se le toccherà la bonifica, ci dovrà pensare lo stato? :| come funziona?


Allora:
l'Eni è una SPA, quotata in borsa e risponde agli azionisti.
Gli azionisti guadagnano quando c'è da guadagnare, perdono quando c'è da perdere, ecc...ecc...
Il fatto che il ministero del tesoro sia il socio di maggioranza di un'azienda privata comporta che le scelte di indirizzo politiche ed economiche siano in mano sua, ma non si può andare per legge contro l'interesse degli azionisti per perseguire interessi propri.
Ora, i gelesi possono chiedere all'Eni la bonifica.
Si va in consiglio d'amministrazone e il ministro del tesoro riesce a convincere tutti ad uscire soldi o a rinunciare a parte dei guadagni. Ci può essere chi si oppone, chi no, ma la maggiornaza vince nella scelta.
Può essere che il ministero del tesoro, azionista di una Spa, invece non voglia rinunciare ai guadagni, sostenuto dagli altri socio di minoranza. Allora, in veste di una sua posizione di conflitto di interessi che in Italia è una prassi, forzi di nascosto il legislatore a fare leggi per risarcire in maniera ridicola i territori oggetto dell'inquinamento.

Io penso che andrà a finire come l'ultimo punto.
A meno che i nostri valori politici siciliani in parlamento si battano per otenere il massimo della bonifica. Ma la storia ci insegna che se hanno da guadagnare qualosa anche a danno del loro territorio, non si fanno problemi.

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sabato 21 aprile 2012, ore 14:41
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
c'è un azionista di minoranza (1%) che da anni forza l'Eni a vendere i rami secchi per guadagnare di più. Questo azionista straniero, mi pare sia una finanziaria, ora la cerco, sta mettendo in difficoltà l'azionista di maggioranza, perchè se porta dati che suffragano la tesi secondo cui in questa maniera l'azienda rende di più, non è facile dirgli che per scelte poltiche nazionali invece coviene non farlo. Perchè a uesto punto ci potrebbe essere un azione disciplinare nei confronti dell'azionista di maggioranza.
E' una cosa delicata.
La borsa sta uccidendo l'italia e non solo.

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sabato 21 aprile 2012, ore 14:51
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
ecco, leggetel'articolo integrale...quello che non vi dicono:
http://www.e-gazette.it/index.asp?npu=227&pagina=3


Secondo gli americani, separando la raffinazione e la commercializzazione il gruppo potrebbe valere 50 miliardi in più. L’ad Eric Knight: “Idea nostra, non ci manda nessuno. Siamo indipendenti e crediamo nell’Eni”. Ma Scaroni gela tutti: “Niente spezzatino”.

Dopo due anni: spezzatino fatto.

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sabato 21 aprile 2012, ore 14:58
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
gianiro ha scritto:
ecco, leggetel'articolo integrale...quello che non vi dicono:
http://www.e-gazette.it/index.asp?npu=227&pagina=3


Secondo gli americani, separando la raffinazione e la commercializzazione il gruppo potrebbe valere 50 miliardi in più. L’ad Eric Knight: “Idea nostra, non ci manda nessuno. Siamo indipendenti e crediamo nell’Eni”. Ma Scaroni gela tutti: “Niente spezzatino”.

Dopo due anni: spezzatino fatto.

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sabato 21 aprile 2012, ore 15:26
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
ellenico ha scritto:
dada ha scritto:
http://www.horsemoonpost.com/sezioni-ed ... -gela.html

L'agricoltura è sempre stata la risorsa principale di Gela...gelesi andate a zappare!!!


Vai prima te che poi ti seguo! :twisted:


Perchè cosa c'è di male? Meglio lavorare come operaio in un petrolchimico? Ormai il termine "zappare " è considerato sinonimo di lavoro umile e faticoso, ma l'agricoltura è un mestiere nobile, è il settore primario, la base dell'economia. E a Gela è stata quasi del tutto abbandonata. Come ricordava max, la piana di Gela prima era una distesa di campi di cotone, per non parlare dei vigneti…la zona che va da Gela a Butera è l’unica al mondo in cui si produce uva per il Nero d’Avola. Ma le aziende vinicole sono solo a Butera, A Gela no…
Lo stesso vale per i carciofi e tanti altri prodotti tipici della nostra zona che non vengono valorizzati come dovrebbero. Se non si sanno sfruttare le proprie risorse come si fa a pensare di creare nuove opportunità di sviluppo dal nulla?

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sabato 21 aprile 2012, ore 16:20
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Ma se abbiamo avuto a casa due piante regalate e le abbiamo lasciate morire di stenti.
Una addirittura l'abbiamo ritrovata morta mentre cercava di prendere una bottiglia d'acqua dal frigorifero.
L'unica campagna su cui puoi lavorare è quella di farmville

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sabato 21 aprile 2012, ore 17:00
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
:lol: :lol: :lol:

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sabato 21 aprile 2012, ore 17:02
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
gianiro ha scritto:
Ma se abbiamo avuto a casa due piante regalate e le abbiamo lasciate morire di stenti.
Una addirittura l'abbiamo ritrovata morta mentre cercava di prendere una bottiglia d'acqua dal frigorifero.
L'unica campagna su cui puoi lavorare è quella di farmville


Ma che c'entro io!! Io parlo dei gggiovani gelesi :P

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sabato 21 aprile 2012, ore 17:11
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
gianiro ha scritto:
Ma se abbiamo avuto a casa due piante regalate e le abbiamo lasciate morire di stenti.
Una addirittura l'abbiamo ritrovata morta mentre cercava di prendere una bottiglia d'acqua dal frigorifero.
L'unica campagna su cui puoi lavorare è quella di farmville


:lol: :lol: :lol:

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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
dada ha scritto:
ellenico ha scritto:
dada ha scritto:
http://www.horsemoonpost.com/sezioni-ed ... -gela.html

L'agricoltura è sempre stata la risorsa principale di Gela...gelesi andate a zappare!!!


Vai prima te che poi ti seguo! :twisted:


Perchè cosa c'è di male? Meglio lavorare come operaio in un petrolchimico? Ormai il termine "zappare " è considerato sinonimo di lavoro umile e faticoso, ma l'agricoltura è un mestiere nobile, è il settore primario, la base dell'economia. E a Gela è stata quasi del tutto abbandonata. Come ricordava max, la piana di Gela prima era una distesa di campi di cotone, per non parlare dei vigneti…la zona che va da Gela a Butera è l’unica al mondo in cui si produce uva per il Nero d’Avola. Ma le aziende vinicole sono solo a Butera, A Gela no…
Lo stesso vale per i carciofi e tanti altri prodotti tipici della nostra zona che non vengono valorizzati come dovrebbero. Se non si sanno sfruttare le proprie risorse come si fa a pensare di creare nuove opportunità di sviluppo dal nulla?


Se ce la faccio, voglio aprirmi una bella casa vinicola A GELA. Più in là, quando tutto questo schifo sarà lontano e forse potremo rinascere.

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lunedì 23 aprile 2012, ore 16:47
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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Jack Sparrow ha scritto:
dada ha scritto:
ellenico ha scritto:

Vai prima te che poi ti seguo! :twisted:


Perchè cosa c'è di male? Meglio lavorare come operaio in un petrolchimico? Ormai il termine "zappare " è considerato sinonimo di lavoro umile e faticoso, ma l'agricoltura è un mestiere nobile, è il settore primario, la base dell'economia. E a Gela è stata quasi del tutto abbandonata. Come ricordava max, la piana di Gela prima era una distesa di campi di cotone, per non parlare dei vigneti…la zona che va da Gela a Butera è l’unica al mondo in cui si produce uva per il Nero d’Avola. Ma le aziende vinicole sono solo a Butera, A Gela no…
Lo stesso vale per i carciofi e tanti altri prodotti tipici della nostra zona che non vengono valorizzati come dovrebbero. Se non si sanno sfruttare le proprie risorse come si fa a pensare di creare nuove opportunità di sviluppo dal nulla?


Se ce la faccio, voglio aprirmi una bella casa vinicola A GELA. Più in là, quando tutto questo schifo sarà lontano e forse potremo rinascere.


That's what I'm talking about! =D> =D> ;)

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Messaggio Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Jack Sparrow ha scritto:
dada ha scritto:
ellenico ha scritto:

Vai prima te che poi ti seguo! :twisted:


Perchè cosa c'è di male? Meglio lavorare come operaio in un petrolchimico? Ormai il termine "zappare " è considerato sinonimo di lavoro umile e faticoso, ma l'agricoltura è un mestiere nobile, è il settore primario, la base dell'economia. E a Gela è stata quasi del tutto abbandonata. Come ricordava max, la piana di Gela prima era una distesa di campi di cotone, per non parlare dei vigneti…la zona che va da Gela a Butera è l’unica al mondo in cui si produce uva per il Nero d’Avola. Ma le aziende vinicole sono solo a Butera, A Gela no…
Lo stesso vale per i carciofi e tanti altri prodotti tipici della nostra zona che non vengono valorizzati come dovrebbero. Se non si sanno sfruttare le proprie risorse come si fa a pensare di creare nuove opportunità di sviluppo dal nulla?


Se ce la faccio, voglio aprirmi una bella casa vinicola A GELA. Più in là, quando tutto questo schifo sarà lontano e forse potremo rinascere.

:D mi candido a prima dipendente !

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