mulè? un maestro di vita!

io credo che farebbe parte volentieri di obbiettivo gela...

Nuccio Mulè l'ho invitato più volte a leggerci e a registrarsi ma non ci sono ancora riuscito, tornerò alla carica.
Datemi una mano anche voi.

io ho letto parecchi libri che ha scritto...tutti molto belli


qui ve ne sono molti che parlano della nostra storia

http://www.archeoclub-gela.it/Libri%20su%20Gela.htm

Articolo completato .
Aspetto adesso di tornare a Gela per iniziare quel filmato documentario , che riguarda le zone archeologiche della nostra citta'.


Cmq lo posto qui , per avere dei pareri



La storia delle sepolture,delle tombe di antichi re,mastabe,piramidi o sotterranee che siano,viaggia di par passo con la storia di quelli che vengono definiti,con un soprannome mutuato dal gergo romano di oggi,tombaroli (predatori).
L’attività di predatori è sempre stata una delle preferite dalla delinquenza (anche se è improprio definirla così)di ogni tempo , letali, efficienti e pericolosi, i saccheggiatori devastano l'immenso patrimonio archeologico di ogni paese.
Nella città di Gela lo sciacallaggio e l’arte predatoria , avviene oramai da due secoli , l’immenso patrimonio della città sicula è praticamente sparso in tutto il mondo nei vari musei di arte e cultura “straniera”
Recenti indagini hanno dimostrato l’esistenza di vere e proprie associazioni criminali , dove case d’aste e gallerie inglesi e tedesche, "Gorny e Mosch" di Monaco di Baviera e dalla Lennox Gallery di Londra , acquistavano dai tombaroli , decine di reperti di valore , provenienti dalla città del golfo .



Purtroppo Gela è stata, e lo è ancora, la principale città d’Italia che è stata massacrata dalla sottrazione clandestina di reperti archeologici di notevole valore; vasi protostorici, vasi greci corinzi e attici di tanti tipi, monete greche e quant’altro trafugati in diverse epoche e venduti a privati e ai maggiori musei d’Europa, reperti venuti alla luce dalle necropoli arcaiche del Borgo e della Villa Comunale, dal Cimitero, da Via Palazzi e dalle diverse contrade di Capo Soprano, da Piazza Calvario, da Montelungo, da Molino a Vento, da Bitalemi oltre che da i poderi Sola, Lauricella, La Paglia, Camarella, Aldisio-Cartia, Di Bartolo, Maugeri, Salerno, Leopardi, Rosso-Russo, Catalano, Tascone, Romano-Lo Bartolo, Jozza, Bentivegna, Bresmes, Riccobene, Moscato, ecc.; ed ancora reperti dai resti di numerosi villaggi e fattorie d’epoca della campagna e del suburbio di Gela.

Come dimenticare inoltre le varie vicissitudini accorse con il museo di Siracusa e di Agrigento ?
Il tre marzo del 1925, il professore Paolo Orsi, sovrintendente ai beni culturali per la Sicilia orientale e direttore all’epoca del museo archeologico di Siracusa , chiese ed ottenne il prestito , per restauro, di vari reperti archeologici gelesi. Tra i vari oggetti vi erano anche dei frammenti di una Gorgone , di rilevante interesse storico. Lo stesso Orsi disse di impegnarsi a restituire le opere , dopo le necessarie operazioni di restauro e di lavaggio , inutile dire che quel materiale archeologico, come tanti altri importanti ritrovamenti, non ha più fatto ritorno a Gela.

Ad Agrigento invece oggi viene custodita la Trinacria …
Triscele per i greci; Triquetra per i romani; Simbolo solare di derivazione mitologica diffusissimo nell'antichità: La Trinacria simbolo per millenni della Sicilia, nozione della forma geografica triangolare dell'isola.
Una radicata ed appassionata tradizione siciliana vuole che il triscele arcaico, cioè quella strana figura composta da una testa di donna da cui si irradiano in giro simmetrico tre gambe umane piegate al ginocchio, sia dall'antichità il simbolo rappresentativo della Sicilia , nel 1966 veniva ritrovata nei pressi di Gela , in un santuario consacrato a divinità sotterranei (ctonie) .
La fattura del vaso veniva fatta risalire al VII secolo a. C., e cioè in epoca antecedente a qualsiasi altro esemplare.
Oggi questa inestimabile opera si trova nel museo di Agrigento.


Come è dunque giustificabile lo sciacallaggio e la sottrazione di tali opere di inestimabile valore , nella città di Gela ?
L’articolo 9 della Costituzione della Repubblica recita: “…La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico-artistico della nazione…”, codificando ad altissimo livello la protezione giuridica del Patrimonio Culturale italiano.
Nella città di Gela si parla spesso di “legalità” e giustizia sociale , si scorda però ,che il rispetto della legalità , non riguarda solo lotta alla mafia e al racket , legalità riguarda anche la tutela del patrimonio storico ed artistico e tanto altro. .
Oggi Gela può definirsi città “depredata” della sua storia e della sua cultura , dimenticata tra i mille problemi che l’affliggono e che vengono nascosti da un’unica lotta.


Tra i mille marasmi di questa città , definita l’ultima tra tutte le città d’Italia , oggi si cerca una rinascita che non sia solo industriale , ma anche culturale e di coscienza sociale .
Questo risveglio bisogna dunque ricercarlo anche nelle proprie origini e nella propria storia che sono tra le più illustri e gloriose delle città d’Italia .

Non si dimentica comunque la dedizione e l’onesta di gente come di Francesco Biundo ed il figlio Andrea che durante una loro escursione subacquea , hanno portato alla luce e DONATO AL MUSEO DI GELA un elmo Corinzio del VI-V sec. a.C. ritrovato nei fondali del mare di Gela..

Come non commentare inoltre il lavoro di personaggi come Nuccio Mulè , presidente dell’acheo club , che negli anni si è sempre battuto per il recupero e la valorizzazione del patrimonio gelese.

Dovrebbero dunque , i cittadini gelesi e soprattutto l’amministrazione del comune di Gela, prendere esempio da codesti personaggi , alfine di garantire uno sviluppo culturale , basato sulla coscienza e la valorizzazione del nostro passato

Esistono città in Italia che fondano la propria economia e il proprio sviluppo lavorativo , su reperti storici di gran lunga inferiori a quelli presenti a Gela , dovremmo dunque prenderne esempio e portare avanti , forse verso questa direzione , il nostro “Rinascimento”.


Ho fatto una ricerca nella sede "L Sicilia" .. ho trovato molto altro , ma essendo un'articolo credo che non debba superare una certa dimensione onde evitare che il lettore si annoi.

quindi ?

credo che si possa parlare con il professore mulè , penso che sarebbe felice di collaborare con questo nostro progetto.

bell'articolo....cmq panarei ha ragione

Bravo Ippocrate!!!

Sei passato dalle parole ai fatti.

Credo che l'esempio di Ippocrate debba essere seguito da tutti, ciascuno agendo secondo le proprie competenze!

Sto leggendo i post di tutti gli argomenti presenti sul forum per farmi un'idea.

C'è una forte energia, un grande potenziale e una reale voglia di cambiamento.....
Insieme possiamo provare a cambiare le cose, senza facili ottimismi, ma anche senza paralizzanti forme di pessimismo e rassegnazione.

Ippocrate, se ti serve materiale archeologico ti mando una mia foto

Grazie mille per i complimenti .. non vedo l'ora di fare quel video documentario insieme a voi ...


Forza ragazzi .. diamoci da fare !!!

Da lunedi' sono a Gela .... probabilmente fino a fine Febbraio ... visto che non ho esami e altro .
Chi vuole unirsi a me per fare quel video documentario ?

Forza ragazzi .. diamoci da fare ... la telecamera non posso reggerla da solo

mi piacerebbe tantissimo, ma non posso aiutarti

quando sarò a gela conta sul mio aiuto!

Francesco , Enzo leonardi , diego livoti , goccia... ci siete ? altri ?
dai ragazzi .... facciamo sto filmato ....

Per il montaggio mi aiuta enzo leonardi ... sono sicuro che non mi dira' di no

llanammazzar stu travagghiu fora!!! :evil: