Irè, tu mi sta parennu che pigghi troppu seriamente i post degli altri!
(come si dice post in gelese?)

Cmq diego ha ragione, Macchitella er una realtà avulsa ma integrante di Gela.
Quando ero piccolo e vedevamo un gelese avvicinarsi gli facevamo le foto.....
ci avvicinavamo pian piano. Ad un certo punto ci prendeva anche il mangiare dalle mani....una soddisfazione!!!! (cit. G. Cacioppo).
Mi ricordo la mia prima spedizione a Gela....tutti mi dicevano staii attento! Hai fatto i vaccini? Ma io ho sempre pensato che i gelesi erano genti tali e quali come noi. (cit. C. Zelone). Ma forse era solo il mio sangue misto a darmi questa forza.
Mi ricordo, tutto vestito pulito, non passavo inosservato. Tanti gelesi si avvicinavano, certo un pò di paura ce l'avevo soprattutto quando mi guardavano le scarpe della Lotto. "Scià....in quale bancherella i ccccatttastiiiiiiiii".
Poi mi ricordo ch c'era una manifestazione con un quattro o cinque gelesi con le pottiglie di vetro in mano (noi da un pezzo usavamo il pvc) che gridavano davanti una telecamere: "L'acqua vulemu, l'acqua vulemo". Mi ricordo che mi sono commosso ed uno di loro si avvicino e mi abbraccio....un fetu i scidda incredibile.
Cmq l'eseprienza fu costruttiva. Sapere che c'era gente più sfortunata di noi mi faceva capire che non era giusto lamentarsi di quello che avevo.
Giunto a casa mia mamma per sicurezza mi fece una lunga doccia....ma a me tornavano in mente quelle persone che gridavano "L'acqua vulemu".

mi ricordo d'estate quando si arricampavano i gelesi con i tortellini a brodo in spiaggia......o peggio....con le camere d'aria dei camion come salvaggente.

i tortellini in brodo vi mangiavuvu viatri, volendo emulare i polentoni che vi hanno creati!! , che tristezza!

noi si arrivava in spiaggia, casomai, con una bella teglia di pasta al forno e mi ricordo i poveri bambini macchitellesi , tristissimi, a sbavare come non mai....cca sorella appressu chi ci diciva: sucati stu broru!!! spicciati!! e poi li picchiava col crocifisso!

noi invece, emancipati e liberi, li prendevamo per il culo anche per i loro salvagenti a paperella!! pappemolli!!

i tortellini a brodo li portavano i gelse perchè secondo loro così si sarebbero integrati....una tristezza spaventosa.
Poi mi ricordo quando venivano i gelesi ad assistere alle gare di motocross a montelungo.
Mi ricordo uno di voi gelesi che vedendo per la prima volta una moto escalmò:"min*ia che bellu ssu sceccuu"!

Indovinate cu su i gilisi e ccu su i macchitillisi!

Per chi vuole può scorrere queste foto....gli anni d'oro di macchitella!

http://www.facebook.com/#!/photo_search ... 5&view=all

Sono queste le parole che mi piace leggere e sentire. Quando scrivete Siciliano/a usate il maiuscolo per favore.
Secondo me non è la conoscenza della dislocazione dei vari quartieri che fa la differenza tra un macchitellese doc e un gelese doc. Il macchitellese è stato un contaminatore della cultura gelese e non poteva essere diversamente essendo un forestiero la cui vita è stata basata totalmente nell' attività dello stabilimento e di conseguenza non c' è stata una partecipazione diretta degli oriundi alla vita socio-politica e culturale dei gelesi fino a quando Macchitella non divenne quartiere amministrato dal comune. Il seguito ha dimostrato che era meglio prima.

..effettivamente nn ho mai visto un bambino gelese col salvagente .. quelle erano attrezzi costruiti dai vutrisi esportati a quelli di macchitella

riurdativi na cosa: i gilisi sanu natari ! co sarvagenti un sanu chi si nana fari!!! a chi semmu santamarioti! u mari l'avemmu do sangu

Ma pirchi' ci statu dannu tutta st'importanza a ssi quattru strazzapagghiari?

MACCHITELLA (CALTANISSETTA) - La parità dei sessi non è solo un valore, ma anche un'indice di qualità. La prima azienda del meridione che sperimenterà una certificazione di qualità basata sulle pari opportunità di genere è la Casa di Cura Santa Barbara di Macchitella. Lo farà grazie al progetto comunitario "Ego enterprise gender oriented", attuato dalla Provincia di Livorno.
"Per noi - afferma l'amministratore delegato della Casa di cura Santa Barbara, Francesco Crimaldi - questo è un ulteriore tassello di un progetto complessivo per creare un modello di gestione della sanità che abbia standard di qualità molto alti e possa fare sistema con la sanità pubblica con cui ci confrontiamo tutti i giorni e che al nostro modello guarda con interesse". In tutta Europa sono quattro le aziende che stanno sperimentando questa iniziativa: oltre alla Casa di cura Santa Barbara c'è un'azienda in Toscana, una in Portogallo e una in Bulgaria.

la cosa grave è che conosco anche gente delle foto in bianco e nero

Anche noi sappiamo nuotare e in più facciamo wind surf, giochiamo a beach volley.
Entriamo in acqua dopo una breve rincorsa con un aggraziatissimo tuffo.
Il gelese si alza in branco e al grido di "bastardu cu si ni penti", comincia a correre ed entra in acqua cercando di fare un ingresso sensazionale: a bomba, con doppio salto mortale, con una volontaria panzata.
Il macchitellese appena esce sta un attimo in piedi, si passa una mano fra i capelli e si distende sul telo mare.
Il gelese esce esclamando "m'arricriaiu, troppu bella è ll'acua oggi". Scrolla i capelli auso cane e si va a buttare sulla abbia per cavuriarsi.

troppa differenza.

oddio sto morendooooo