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REFERENDUM 2009 
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
A parte il terzo quesito inserito volutamente per attirare i boccaloni quelli che più interessano ai fautori sono i primi due. Quindi se proprio volete andare a votare usate solo la terza scheda le altre due portatevele a cesso (metaforicamente)

Questo solo per i primi due quesiti:
Se voti sì la porcata smette di essere porcata e diventerà na super porcata.
Se voti no vuol dire che a te piace la porcata così com'è.

Cosa cambia? Per il popolo nulla, continuerà ad essere preso per il culo da questa oligarchia che ci ha sottomessi.


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sabato 20 giugno 2009, ore 19:20
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
Senz'offesa, Razio, nessuna superbia. Il commento successivo a quello tuo è la vera risposta.

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sabato 20 giugno 2009, ore 19:27
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
ghelaspolis ha scritto:
Senz'offesa, Razio, nessuna superbia. Il commento successivo a quello tuo è la vera risposta.

superbia nel senso del ''italozia'' dell ''veramenete liberi'' ''onesti intelletualmente'' ''auuuuua'' per quello, lo vedo come un modo di sentirsi superiori.

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sabato 20 giugno 2009, ore 19:31
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
Razio ha scritto:
ghelaspolis ha scritto:
Senz'offesa, Razio, nessuna superbia. Il commento successivo a quello tuo è la vera risposta.

superbia nel senso del ''italozia'' dell ''veramenete liberi'' ''onesti intelletualmente'' ''auuuuua'' per quello, lo vedo come un modo di sentirsi superiori.


Razio, queste non sono elezioni, è un referendum: c'è un SI, un NO ed un QUORUM da raggiungere. Ulteriori distinguo non sono pertinenti e utili. CHI VOTA NO O SI ASTIENE NON PUO' DIRSI DI ESSERE CONTRARIO ALLA PARTITOCRAZIA. NON E' SUPERBIA E' SEMPLICE ONESTA' INTELLETTUALE, SENZA GIRI DI PAROLE.

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sabato 20 giugno 2009, ore 19:42
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
chi vota no o si stiene pensa che un partito solo la in grado di governare non vada bene.
ghelapolis, se passa il SI chi prenderà la maggioranza dei voti avra' il 55% dei deputati. e senza preferenze significa che berlusconi o franceschini NOMINERANNO il 55% percento dei deputati, potendo di conseguenza fare quello che vogliono. iessere contrari alla partitocrazia significa mantenere solo due partiti? e se non sono daccordo con nessuno dei due partiti? perchè il 40% dei cittadini che non votano PD o PDL non devono essere rappresentati, se non solo con diritto di tribuna??? il premio di maggioranza ad un solo partito anche se prende l'11% è una forzatura assurda. il premio di maggioranza va dato al partito maggiore all'interno di una coalizione...come nel 2006 ad esempio dovevano darlo ai DS, e vedi che Prodi durava 5 anni. non è che con la smania di cambiare questa porcata la si deve peggiorare. senza contare che questa secondo me questa non è materia da referendum, certe cose le devono fare in parlamento...certo la prossima pero' farla fare ad uno con piu' di mezzo neurone come calderoli sarebbe meglio

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sabato 20 giugno 2009, ore 19:51
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
CHI VOTA NO O SI ASTIENE NON PUO' DIRSI DI ESSERE CONTRARIO ALLA PARTITOCRAZIA. NON E' SUPERBIA E' SEMPLICE ONESTA' INTELLETTUALE, SENZA GIRI DI PAROLE.

Mi consenta di dirle senza giri di parole che chi si astiene sostiene che questo referendum non ha nessun effetto sulla partitocrazia. I partiti continueranno a ciucciare alla grande dalle poppe di mamma ITALIA.
Glielo dico con la matematica secondo la legge commutativa dell'addizione: scambiando tra di loro gli addendi il risultato non cambia; cioè la somma resta sempre quella.

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sabato 20 giugno 2009, ore 19:57
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
Diego Livoti ha scritto:
CHI VOTA NO O SI ASTIENE NON PUO' DIRSI DI ESSERE CONTRARIO ALLA PARTITOCRAZIA. NON E' SUPERBIA E' SEMPLICE ONESTA' INTELLETTUALE, SENZA GIRI DI PAROLE.

Mi consenta di dirle senza giri di parole che chi si astiene sostiene che questo referendum non ha nessun effetto sulla partitocrazia. I partiti continueranno a ciucciare alla grande dalle poppe di mamma ITALIA.
Glielo dico con la matematica secondo la legge commutativa dell'addizione: scambiando tra di loro gli addendi il risultato non cambia; cioè la somma resta sempre quella.


mi consenta, ma lei mi da spesso l'impressione di non sapere di cosa si parla, nascondendosi dietro frasi fatte: e non lo dico per superbia, glielo giuro.

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sabato 20 giugno 2009, ore 20:13
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
Razio ha scritto:
chi vota no o si stiene pensa che un partito solo la in grado di governare non vada bene.
ghelapolis, se passa il SI chi prenderà la maggioranza dei voti avra' il 55% dei deputati. e senza preferenze significa che berlusconi o franceschini NOMINERANNO il 55% percento dei deputati, potendo di conseguenza fare quello che vogliono. iessere contrari alla partitocrazia significa mantenere solo due partiti? e se non sono daccordo con nessuno dei due partiti? perchè il 40% dei cittadini che non votano PD o PDL non devono essere rappresentati, se non solo con diritto di tribuna??? il premio di maggioranza ad un solo partito anche se prende l'11% è una forzatura assurda. il premio di maggioranza va dato al partito maggiore all'interno di una coalizione...come nel 2006 ad esempio dovevano darlo ai DS, e vedi che Prodi durava 5 anni. non è che con la smania di cambiare questa porcata la si deve peggiorare. senza contare che questa secondo me questa non è materia da referendum, certe cose le devono fare in parlamento...certo la prossima pero' farla fare ad uno con piu' di mezzo neurone come calderoli sarebbe meglio


Un solo partito al governo può fare quello che vuole? Nella Prima Repubblica c'erano 6 partiti: 5 al governo ed 1 all'opposizione (il PCI). ERA MEGLIO COSI?
Non è materia da referendum? Senza i referendum saremmo rimasti alla legge elettorale della Prima Repubblica!
Mi parli ancora di coalizioni? C'è una semplice alleanza tra due partiti, PdL e Lega, e si ricattano giorno per giorno.
Cosa risolvi se dai il premio di maggioranza ad un partito all'interno della coalizione: dovrà sempre governare sotto ricatto.
Vuoi dare scuse a questa politica dell'inciucio tra forze che stanno assieme come un branco per vincere le elezioni e poi si fa finta di governare finché dura? Prodi è stato due volte al governo, non ha mai chiuso il suo mandato. Senza Mastella non vincevi e con Mastella non governavi.

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sabato 20 giugno 2009, ore 20:15
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
Il problema mio non è rispondere ma è come rispondere alla sua provocazione. Potrei essere molto cattivo restituendo l'offesa per altro di basso livello.
Uno che si sente di sapere tutto della situazione, diciamo, politica italiana risponderebbe controbattendo al suo interlocutore invece lei non sapendo come controbattere che fa spara basso.
Ora io che mi sento di essere molto meno esperto di lei gli dimostro, cosa che lei dall'alto della sua immensa conoscenza non sa fare, che io so benissimo di cosa parlo .
Questo referendum è solo una resa di conti tutta interna ai partiti che non ha nulla a che vedere con le riforme di cui il paese ha bisogno.
Sostanzialmente vincendo il sì succederebbe che per poter vincere le elezioni, facendo riferimento ai numeri usciti dalle più recenti elezioni, partiti come il PD e il PDL per poter vincere sono obbligati a presentare delle liste unitarie PDL- LEGA contro Pd-Radicali-Idv. Infatti se il Pdl si presenterebbe da solo non ce la farebbe a superare il listone formato da Pd-Radicali-Idv.
Ecco perchè Berlusconi ha così prontamente sacrificato i referendum appena la Lega ha fatto la voce grossa. Potrei continuare dicendo che i partiti più piccoli verrebbero fagocitati dai due più grossi perdendo parte della loro incisività ma a me questi discorsi, a differenza di lei, mi interessano fino ad un certo punto perchè in Italia non è che non si governa perchè ci sono i partitini in Italia non si governa perchè la politica è stata travolta e sottomessa da interessi privati.
Quello che interessa a me invece è il fatto che sugli scranni del parlamento che vinca il sì o il no, continuerebbero a poggiarci il culo sempre e comunque 945 nominati da tre o quattro reucci e non eletti dal popolo. Scusi se è poco. Ma forse per lei questo particolare è troppo complicato per capirlo tanto è vero che va a votare per il sì. Complimenti.

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domenica 21 giugno 2009, ore 0:38
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
Perche' astenersi:
[*]dare il premio di maggioranza è già antidemocratico, darlo a una lista sul 35% (il risultato del PDL primo partito alle europee) equivarrebbe ad introdurre una nuova legge Acerbo (la cosiddetta “legge elettorale” del periodo fascista).
[*]Si farebbe un regalo a Berlusconi che scaricherebbe gli alleati scomodi, andrebbe alle elezioni e governerebbe da solo.
[*]Nulla impedisce, inoltre, ai partiti più piccoli di formare liste comuni con quelli più grandi salvo poi dividersi il giorno dopo le elezioni. Una pratica molto più facile per il centrodestra di quanto non sia per il centrosinistra, che ha una maggiore litigiosità.
[*]Le liste bloccate non sono toccate. La più grande vergogna della legge elettorale rimarrebbe tale e quale e avrebbe anzi una nuova legittimità.
[*]Dare il 54% dei seggi a un solo partito con il 35% favorirebbe la possibilità di cambiare la Costituzione che richiede un quorum dei 2/3 dei membri del Parlamento. Trovare questi 2/3 sarebbe più semplice di quanto non sia adesso. La lista più votata, alleandosi con due forze minori ad esempio, li avrebbe e non ci potrebbe essere un referendum costituzionale di conferma, come accaduto nel 2006 con il progetto di devolution.

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domenica 21 giugno 2009, ore 11:32
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
Non voto, la legge elettorale è comunque schifosamente antidemocratica

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'E’ arrivato il nostro momento, il momento dei siciliani onesti, che vogliono lottare per un cambiamento vero, contro chi ha ridotto e continua a ridurre la nostra terra in un deserto, abbiamo l’obbligo morale di ribellarci'."giuseppe gatì


domenica 21 giugno 2009, ore 19:05
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
ragazzi calma. La verità è che chi come me non capisce molto della politica dei numeri , dei conti delle percentuali, non ha avuto la possibilità di capire molto il senso di questo referendum .
anche sentendo parlare voi non si riesce a farsi un'idea chiara, perchè parlate come parlano iverischieramenti politici : a difesa del si o del no asvete usato le stesse frasi confuse che hanno usato i vari politici negli ultimi giorni.

a proposito dei referendum sempre vince l'astensione ma non perchè la gente è convinta che sia bene astenersi ma solo perchè la gente ha paura quando viene direttamente chiamata a dare il suo contributo per decidere le sorti del paese.
Subentra la paura di non essere all'altezza di dare un contributo , si è talmente " schifati dalla politica 2 che non si tritiene importante dare un contributo durante i referendum.
Invece quando c'è da votare qualcuno , siparte subito perchè in cambio magari ci aspettiamo qualcosa anche il solo saluto o sorriso di quelcandidato.

Ragazzi siamo proprio messi male.

comunque io non voterò come protesta perchè i politici non sono stati abbastanza chiari

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pantarei:tutto scorre, non puoi bagnarti nelle acque di uno stesso fiume


domenica 21 giugno 2009, ore 22:09
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
Quello che interessa a me invece è il fatto che sugli scranni del parlamento che vinca il sì o il no, continuerebbero a poggiarci il culo sempre e comunque 945 nominati da tre o quattro reucci e non eletti dal popolo.


E' così difficile da capire?

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domenica 21 giugno 2009, ore 22:18
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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
Diego Livoti ha scritto:
Il problema mio non è rispondere ma è come rispondere alla sua provocazione. Potrei essere molto cattivo restituendo l'offesa per altro di basso livello.
Uno che si sente di sapere tutto della situazione, diciamo, politica italiana risponderebbe controbattendo al suo interlocutore invece lei non sapendo come controbattere che fa spara basso.
Ora io che mi sento di essere molto meno esperto di lei gli dimostro, cosa che lei dall'alto della sua immensa conoscenza non sa fare, che io so benissimo di cosa parlo .
Questo referendum è solo una resa di conti tutta interna ai partiti che non ha nulla a che vedere con le riforme di cui il paese ha bisogno.
Sostanzialmente vincendo il sì succederebbe che per poter vincere le elezioni, facendo riferimento ai numeri usciti dalle più recenti elezioni, partiti come il PD e il PDL per poter vincere sono obbligati a presentare delle liste unitarie PDL- LEGA contro Pd-Radicali-Idv. Infatti se il Pdl si presenterebbe da solo non ce la farebbe a superare il listone formato da Pd-Radicali-Idv.
Ecco perchè Berlusconi ha così prontamente sacrificato i referendum appena la Lega ha fatto la voce grossa. Potrei continuare dicendo che i partiti più piccoli verrebbero fagocitati dai due più grossi perdendo parte della loro incisività ma a me questi discorsi, a differenza di lei, mi interessano fino ad un certo punto perchè in Italia non è che non si governa perchè ci sono i partitini in Italia non si governa perchè la politica è stata travolta e sottomessa da interessi privati.
Quello che interessa a me invece è il fatto che sugli scranni del parlamento che vinca il sì o il no, continuerebbero a poggiarci il culo sempre e comunque 945 nominati da tre o quattro reucci e non eletti dal popolo. Scusi se è poco. Ma forse per lei questo particolare è troppo complicato per capirlo tanto è vero che va a votare per il sì. Complimenti.


Carissimo Diego, non volevo offenderla e glie l'ho pure giurato: ha fatto bene a non incattivirsi.
Di conseguenza, non me ne pento e se per lei è suonata come una provocazione ne sono contento perché ha espresso un'opinione sull'argomento senza citazioni "gattopardesche" o teoremi matematici. E non lo dico per offenderla, gielo giuro di nuovo. Peraltro, penso di aver argomentato abbastanza.
Ad ogni modo, quella che lei chiama resa dei conti Io la auspico e non da ora, ma da vent'anni sebbene i soggetti politici fossero profondamente diversi.
Senza semplicazione del quadro partitico non si arriverà mai alle riforme di cui il paese ha bisogno: se mai ci sarà una speranza in tal senso. Le potrei fare 10.000 esempi, che evito per ovvie ragioni di spazio, di come troppi galli nel pollaio hanno fatto dell'Italia il PAESE DELLE NON-DECISIONI. Mi riferisco a semplici non-decisioni riguardanti leggi parlamentari che possono essere approvate con la maggioranza semplice. Figuriamoci le RIFORME SPECIE COSTITUZIONALI. Di sicuro, anche con questo quadro politico attuale, non si arriverà ad alcuna riforma decisiva del sistema politico che è qualcosa di diverso e da non confondere con il sistema partitico. NESSUNO CHE ABBIA UN MINIMO DI ONESTA' INTELLETTUALE PUO' NEGARE QUESTA EVIDENZA.
Entrando nel merito della resa dei conti da lei prospettata, solo ed esclusivamente per un semplice scambio di opinioni perchè è con questo approccio che intervengo, se il PdL si presenta con la Lega non è perchè pensa di perdere con PD-IdV-Radicali, ma perchè non vuole assolutamente rischiare di perdere. La cosa può sembrare la stessa, ma non è così: giacché mentre molti italioti arrivano a chiamarla persino astuzia politica, senza avere cognizione alcuna su cosa intendesse con essa Machiavelli, Io la chiamo pura e semplice vigliaccheria, politica o meno diventa a questo punto irrilevante. E considero, né più né meno, una vigliaccheria contro l'elettorato il folle cartello elettorale a sostegno di Prodi, che non aveva alcun futuro in termini di governabilità, ma fatto solo per battere alle elezioni Berlusconi ed alla fine, arrivando ad un paradossale pareggio.
Non c'è, del resto, nessun argomento che possa dire con certezza che il listone PD-IdV-Radicali, batta il PdL che si presenta da solo. I numeri si possono analizzare a posteriori, non a priori. Quella che io chiamo Onestà intellettuale, non per superbia e non perchè dall'alto della mia conoscenza immensa, imporrebbe di dire che il PD, altro non era che il Listone DS-Margherita-Radicali e non batteva il PdL anche se si fosse presentato da solo e che altro non era che il listone FI-AN-DC PER LE AUTONOMIE(Rotondi)-ALTRI(Giovanardi, A. Mussolini, Della Vedova, De Gregorio, Baccini, Dini), considerato che entrambi si presentavano per la prima volta di fronte l'elettorato. Già solo nel PdL ci sono almeno 8 correnti. Nel PD ce ne sono altrettante se non di più. Moltiplicare i soggeti politici significa moltiplicare le diverse anime in essi. Ridurre il bipartitismo a due partiti è una forzatura ideologica. Ridurre il bipartitismo a qualcosa che nega la dialettica politica è una forzatura ideologica. Il Multipartitismo esasperato è secondo me la vera causa dell'immobilismo istituzionale. Negli USA il sistema partitico non è formato da due soli partiti, ma da 100 (2X50 stati). Ogni Stato americano ha un partito (conservatore) repubblicano ed un partito (progressista) democratico e non sono copie, ma differenti da uno stato all'altro. In tema di razzismo, ad esempio, la posizione del partito repubblicano dello Stato di New York è molto più progressista del partito democratico dell'Alabama. E non sto parlando di numeri, ma di diritti umani.
Un po' di esperienza mi insegna che se volessero vincere le elezioni PD, IdV e Radicali dovrebbero presentarsi come un partito altrimenti disorientano l'elettorato: faccio notare che DS e Margherita sanno di aver guadagnato, nelle scorse politiche, al massimo un 3% dell'elettorato caro al laicismo di Pannella e compagnia bella, ma non sanno minimamente quantificare quanto hanno perso in termini di consenso da parte dell'elettorato cattolico a dir poco allertato dalla presenza nella lista dei radicali con in testa Emma Bonino (quella che si definisce ancora anti-partitocratica e con quest'ultima è all'ottava legislatura di fila: lo dice uno che ha fatto battaglie referendarie radicali da giovincello). Magari quell'elettorato si rifugia nel PdL ed il cavaliere sfonda davvero il 40%.
Lei dice che questa resa dei conti è già in essere: magari fosse così ma perché la legge già di per sé non la esclude e non perchè c'è un referendum che la impone tanto che nessun partito politico lo appoggia davvero. Io penso che questa resa, alla fine dei conti non ci sia. Nè dall'una che dall'altra parte. PdL e PD sanno che non possono esporsi troppo sul versante del bipartitismo a livello centrale, perchè non vogliono fare incazzare troppo quelli che sono gli alleati di cui non possono fare a meno sulla base delle leggi elettorali che disciplinano regionali, provinciali ed amministrative e che con l'elezione diretta dei Presidenti di regione, di provincia e sindaci, suggeriscono le coalizioni a supporto, se non subito, necessariamente dopo quando si va al ballottaggio.
Ero in prima linea a Catania in occasione del referendum contro il proporzionale, perchè ciò significava togliere gli inciuci post elettorali, quando ho visto che la risposta è stata il Mattarellum che lasciava il 25% di proporzionale e creava le coalizioni introducendo gli inciuci pre-elettorali, non sono andato a votare più per le politiche. Sono ritornato a votare nelle politiche 2008 ed ho votato PD perché ha bocciato la logica coalizionale: non l'ho neanche ascoltato il programma di Veltroni, ma ero sicuro che se vinceva era in condizioni di realizzare buona parte del suo programma. Io lo vorrei finalmente vedere un programma politico realizzato, anche parzialmente, in questo cacchio di paese.
Questo referendum esclude il ritorno ai cartelli elettorali fatti per prendere in giro l'elettore, promettendo ciò che non è possibile mantenere. Questo per me è un motivo abbastanza valido per andare a votare Si ai 3 quesiti. Non ho alcuna difficoltà ad uscire di casa perchè allettato dall'idea di andare a prendere un cornetto ed un caffé in un certo bar dove specie i cornetti li fanno meravigliosi, magari aspettando finchè non ricevo lo scontrino alla cassa e non limitandomi a farmi le paranoie sul senso civico solo quando debbo andare a votare e non vedo, dunque, alcuna difficoltà anche nell'andare a due passi da casa mia per votare si ad un qualcosa che potrebbe ridurre i partiti. Non me ne frega un ca**o se questo referendum favorisce oggi Berlusconi e domani altri, ma vorrei comunque sopravvivere al Berlusconi politico a differenza di tantissimi altri che non ci sono riusciti con l'Andreotti politico.
L'Italiota s'interroga quando c'è il referendum sul perché debba governare un partito col 35%, quando questa legge lo consente già e, soprattutto, accetta più l'idea che a governare sia un partito al 5%, perchè non sarebbe da solo: ed infatti si è visto come si governa nell'Italozia dei più partiti al governo. Ma che dico! I governi minoritari di Andreotti non erano scandalosi! Nooooo! DC-PSI-PSDI-PLI-PRI al governo e PCI a fare il pugno duro fuori ed aprire il palmo della mano in parlamento, incassando nelle università, nei tribunali e via discorrendo non era scandaloso! Noooo! Mettere insieme Bossi, Berlusconi, Cuffaro prima ed ora Mastella non è scandaloso! Nooo! Lo diventa, attenzione, se questi stanno insieme in un unico partito! Ed allora si che la democrazia sarebbe in pericolo! Un partito da solo al governo e non più un branco di partiti? Occhio! c'è pericolo di regime!
Ed allora carissimo Diego quale sarebbe la sua posizione: non va a votare al referendum perchè sa che è una presa per il culo? Vuole prendersi per il culo da solo standosene a casa, l'importante che non siano altri a prenderla per il culo? Complimenti anche da parte mia, ma per favore non faccia i discorsi sui nominati dai 3 0 4 reucci, perchè quella legge non l'hanno mica votata i cittadini che vanno a mettere una croce sul si o sul no in questo referendum e nemmeno quelli che sono rimasti a casa. Sarà pure una follia sognare di fare 6 all'enalotto con una schedina fatta dal computer da 2 euro, ma è un matto da legare chi sogna di farlo senza giocarci mai.
Storicamente i referendum sono promossi dai partiti politici che sono minoranza in parlamento: è il caso del PCI sulla scala mobile, o quello ancor più storico della DC (rarissimamente minoranza nella prima repubblica) sul divorzio. In molti altri casi sono pezzi della società civile e gruppi di pressione. I radicali sono un gruppo di pressione, non sono mai stati un vero partito anche quando hanno avuto l'occasione per diventarlo nelle elezioni europee del 1994. Nessun partito ha interesse all'approvazione di questo referendum se non quei due che ho citato ma che non possono esporsi. Vedere altro è rispettabilissimo, ma non condivisibile da parte mia. Spero di non offenderla nel pensarla così.

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Messaggio Re: REFERENDUM 2009
rileggendo debbo rettificare sulla Bonino: è all'ottava legislatura ma non di fila: nella XIII e XIV legislatura era impegnata a fare altro. Lo storico successo alle europee è nel 1999 e non nel 1994.
Nei referendum dove c'è un quorum (guarda caso in un istituto di democrazia diretta dei cittadini, per quanto inutilmente abusato e abiurato) l'astensione per protesta non esiste. Nelle Elezioni, dove non c'è quorum, astenersi per protesta è solo tacito assenso. Altra cosa, del tutto lecita, è astenersi perchè non si è rappresentati. Questo referendum non aveva nulla di complicato, ma fin troppo semplice nei suoi quesiti. Allargare la questione ad altro che esula dal referendum è ciò che fa confondere: ma, in fin dei conti, a vantaggio di chi?

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lunedì 22 giugno 2009, ore 12:55
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