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La mosca dell’olivo.

La Cecidomia delle olive o moscerino dell'olivo più conosciuta con il sinonimo Prolasioptera berlesiana) è un piccolo insetto della famiglia dei Cecidomyiidae predatore oofago a spese di diversi fitofagi ma che secondariamente può rivelarsi dannoso all'olivo per il particolare regime dietetico.

Questo insetto, simile nella forma alla mosca domestica ma di dimensioni più ridotte, colpisce le olive dal momento in cui hanno dimensioni di 5-6 mm. sino alla maturazione. Le drupe dove la mosca ha depositato le uova, vengono svuotate dalle larve (che si alimentano dei tessuti della polpa) e cadono precocemente. Il danno si traduce in una sensibile perdita della produzione ed in una scarsa qualità dell’olio. La mosca provoca intensi danni nell’Italia meridionale e nelle zone costiere dell’Italia centrale, mentre, nelle aree interne di questa ultima zona, crea meno problemi. La difesa prevede: interventi di lotta chimica preventiva,con ripetute distribuzioni di esche proteiche avvelenate. Per questi trattamenti vengono impiegate miscele contenenti lo 0.5-1% di proteine idrolizzate e lo 0.06-0.12% di insetticida da distribuire su tutta la chioma dell’oliveto. Altre malattie possono danneggiare e compromettere e limitare l’intero ciclo vegetativo.

 

 

 

 
   
  Morso di Cecidomia sulla Drupa  
     
   
  Esemplare di P. berlesiana  
   

 

La rogna

Questa malattia si manifesta sui rami e sulle branche con tubercoli duri e legnosi, che possono deprimere l’attività vegetativa promovendo addirittura il disseccamento dei rami interi. ero ciclo vegetativo limitandone o alterandone lo sviluppo. La lotta alla rogna è impostata su criteri preventivi, intervenendo con disinfettanti.

   
  Un tubercolo in un ramo  
   

 

Occhio di pavone

Principale malattia crittogamica dell’olivo, si manifesta con la comparsa di macchie scure circolari sul lembo delle foglie di aspetto fuligginoso e circondate da un alone giallastro. La diffusione dell’occhio di pavone è favorita da un’elevata umidità atmosferica accompagnata da temperature miti. Per contrastare questo agente si consiglia di intervenire con trattamenti preventivi a base di rame da effettuarsi ad inizio primavera ed in autunno.

   
  Foglia infestata  
   

 

La fumaggine

È una malattia crittogamica che determina la formazione, su foglie, rami e frutti, una copertura fungina nerastra che prolifera sulla melata prodotta dalla cocciniglia (mezzo grano di pepe). I funghi responsabili di questa alterazione traggono nutrimento dalle sostanze zuccherine contenute nella melata.

   
  Foglie ricoperte dalla muffa  
   

 

La tignola

È una farfallina che svolge sull’olivo tre generazioni: una larvale, una in forma di crisalide ed infine allo stadio maturo. I danni maggiori sono causati dalle larve, che distruggono infiorescenze e drupe. Diverse le strategie di difesa: dalla battaglia biologica, che sfrutta antagonisti naturali all'uso di antiparassitari (iclorfon, fenitrothion microincapsulato, oppure dimetoato, formothion, fenthion etc.)

 

   
  Tignola su una foglia